giovedì 10 aprile 2014

riconoscersi







quando due anime si riconoscono, è come l'incontro tra una fragola e il cioccolato... niente di più naturale, spontaneo e ben riuscito.



un appuntamento nuovo, ma anche un appuntamento vecchio.



una stretta di mano, uno scambio di sguardi bastano a far decadere ogni imbarazzo prossemico, si saltano le fasi dell'approccio, dello studio, dell'interrogativo e tutto risulta inspiegabilmente chiaro e famigliare.



gli stadi della conoscenza reciproca impongono passaggi obbligati, tempistiche necessarie ad instaurare legame di fiducia per incasellare l'individuo come potenzialmente pericoloso o, viceversa come amico;

steps e passaggi obbligati che percorriamo ogni giorno quando incontriamo persone sconosciute, riflessioni istintive e dinamiche sociali ormai consolidate.



poi succede di incontrare occhi che, dal primo istante, impongono un salto concettuale di tutta questa fase; non sono necessarie le conversazioni di circostanza, i silenzi non risultano imbarazzanti e la sintonia di pensiero risulta tangibile.

ci si riconosce: la sensazione è chiara e netta, " si sono trovati" spesso si dice di coppie che funzionano e che appaiono incastri perfetti; da qui le migliori amicizie che in pochi giorni superano altre confidenze di anni, la sensazione di aver incontrato qualcuno che stranamente ci comprende, che intuisce i nostri pensieri, le nostre emozioni senza il supporto di una pregressa quotidianità; amicizie che se si allontanano fisicamente per anni, in due minuti ritrovano profonda intimità, sensazione di accoglienza e di reciprocità.

e poi ci sono le grandi passioni, amori infiniti, spesso nati sotto i peggiori auspici, senza un ragionevole senso, tutto appare inspiegabile ma travolgente.



e se tutto arrivasse da più lontano? se non fosse solo compatibilità genetica o affinità culturale,se davvero le anime si riconoscessero, se si ri-incontrassero vita dopo vita? riconoscersi














mercoledì 11 settembre 2013

l'amore non conosce regole..falso!


le strategie in amore funzionano?

da sostenitrice delle strategie anche in abito sentimentale, ritengo che agire secondo impulso e coscienza porti solo a disastri senza rimedio. una sana via dimezzo tra ciò che il cuore suggerisce e ciò che la mente pianifica sia l'unica direzione da percorrere per non incappare in imperdonabili passi falsi sui quali molto spesso non si potrà tornare.
non esiste sempre una seconda possibilità:  un si o un no, una gonna piuttosto che un pantalone e soprattutto la tempistica con cui agiamo creerà una prima impressione di noi che non verrà cancellata mai!

1 ° regola: in amore vince che fugge.
funziona! sempre e con chiunque. l'uomo è cacciatore ( e oggi lo è  molto spesso anche la donna) un po' di suspense è assolutamente necessaria; esserci sempre e immediatamente nelle situazioni importanti, ma nella routine quotidiana qualche minuto di attesa, qualche "forse verrò", qualche "se ce la faccio ci vediamo lì" non potrà che accrescere il desiderio dell'incontro. e per i moderni geek..ricordate.. se nel 1900 la regola era "vince chi fugge".. nel 2013 è certamente " vince chi... visualizzato alle ..... e non risponde!"

2° regola: l'uomo si deve sentire superiore: fateglielo credere.
una compagna più colta, velocemente diventerà noiosa, una fidanzata che guadagna uno stipendio più alto, lo metterà in forte disagio; se si guasta un lavandino o c'è da montare uno scaffale.. fingete totale ignoranza... il fai da te è territorio maschile.. guai entrarci! in cucina ci si può sfidare ad armi pari, ma se per conquistarvi si è vantato di essere un ottimo chef, fategli credere che Cracco al confronto sia un principiante. l'uomo ama essere adulato, e anche se palesemente false.. apprezzerà comunque le lusinghe, soprattutto se provengono dalla donna che sta al loro fianco.

3° regola: l'uomo deve sentirsi indispensabile.
anche se avete scalato l'Everest, se siete direttori generali di multinazionali, se guidate team di decine di persone, se avete affrontato e battuto in uno scontro Godzilla... fingetevi fragili.
la donna sicura di sé e terrorizzante per un uomo, che vede messa in discussione la sua funzione primordiale di "guardiano del faro" . deve gongolare nel suo ruolo di protettore, quindi fingete di inciampare se siete sicure vi possa prendere, fingetevi spaventate per un temporale o chiedetegli di guidare la vostra auto ..avrete un uomo compiaciuto e soddisfatto .

lunedì 19 agosto 2013

Sheldon Cooper: unico e . . IMITABILE!!




ci sei o ci fai ?
riuscire a scaturire questa domanda negli altri,credo sia già un bel risultato!
la banalità, considerata più spesso "normalità" è rassicurante, non destabilizza ma non incuriosisce neanche.
Sheldon Cooper rompe gli schemi sociali di convivenza, dà risposte che non ti aspetti che scaturiscono da schemi di ragionamento del tutto personali, vive la comunità secondo le Sue necessità ignorando del tutto le convezioni poiché possiede una sicurezza in sé stesso tale da non dipendere dalla compiacenza altrui.
Non mostra falsa gentilezza quando non concede il Suo posto nel divano, non conosce diplomazia quando esprime il suo giudizio sul'intelletto altrui, di  molto limitato rispetto al suo e non cede ai rituali comunitari di scambi di saluti, effusioni o convenevoli.
Molto raramente chiede scusa, poiché difficilmente ritiene di incorrere in errore,  evita ogni sorta di contatto umano quale potenziale veicolo di microbi e batteri. E' unico esemplare di homo sapiens sapiens creatore di un universo proprio nel quale è felice di vivere senza il bisogno di compartecipazioni, gratificazioni o interferenze della società civile. non mostra mai segni di cedimento verso sentimenti o emozioni comuni, è totalmente egoista, presuntuoso e possiede un senso dell'umorismo del tutto individuale: la sua ironia è percepita come stronzaggine e non sa riconoscere il sarcasmo.
I rituali quotidiani e la compulsiva partizione della giornata e della settimana in precisi e immodificabili appuntamenti lo rassicurano e la sua ipocondria si esplicita con una maniaca ossessione per le pulizia.
non sarà facile identificarsi con un personaggio del genere,ma di certo farà ridere tutti quei nerd che troveranno consolazione nel vedere esasperati atteggiamenti propri , spesso non capiti, derisi e ignorati dalla maggioranza. in conclusione sheldon cooper a mio parere c'e, anche se molto spesso è divertente "fare" Sheldon, suscitando orrore nei banali, noiosi e limitati schemi menatali degli altri.

giovedì 14 marzo 2013

rendez-vous con il bilancio di vita

un nuovo papa.
appuntamento raro ed eccitante! 
ricordo benissimo l'elezione del precedente, mi trovavo in palestra a Padova, dove frequentavo l'università, e per qualche minuto il mondo si fermò, tutti davanti alla televisione, senza distinzione di sesso, cultura, religione o appartenenza sociale. 

è un evento che, in qualche modo, coinvolge l'umanità nel suo complesso. un magico istante di condivisone. 

al termine mi proiettai subito al futuro domandandomi dove sarei stata alla prossima elezione..beh..non sono certo dove mi sarei aspettata! 
la vita è piena di sorprese, e la mia, per fortuna, è ancora in fase evolutiva, così anche ieri il pensiero è volato in avanti, carico di speranze e di aspettative, con in più la gioia di aver assistito ad un Habemus Papam inaspettato che profuma di cambiamento e la speranza in un rinnovamento della Chiesa con la consapevolezza che sono i singoli uomini a fare la differenza. 

"Francesco" è un ottimo inizio, di meglio non si poteva sperare. 

martedì 26 febbraio 2013

la politica è bella!


l'adrenalina, il sentimento di speranza, il profumo del cambiamento, la gioia e poi la rabbia, poi la gioia di nuovo e poi la delusione....seguire lo spoglio delle schede elettorali è un'esperienza incredibile, coinvolgente; è come la finale di un concorso, dove in premio ci sono 5 anni di vita di un'intera comunità.
è una giornata follemente intensa...ma il giorno seguente lascia spazio al silenzio, alla calma e alla riflessione.
chi siamo davvero noi italiani?