venerdì 16 marzo 2012

vado e torno in giornata

il momento più bello della giornata? decisamente quello in cui si appoggia la testa sul cuscino!
arriva quell'istante dolcissimo e morbido, nel quale, avvolti in un tepore da nido, rimane quel pizzico di lucidità che ti  fa apprezzare il passaggio tra veglia e sonno nel quale si ha la consapevolezza di abbandonarsi alla seconda vita. 
minuti di infinita rilassatezza, quando con il peso della giornata, del lavoro, dei pensieri tutti spalmati sulla schiena, si viene pervasi da una sensazione di leggerezza, di allontanamento da tutto, di partenza. 
e così, inizia la seconda vita.
le percezioni forti e reali che si hanno durante il cosiddetto sonno, sono talmente uguali al sentito da veglia, da permetterci di vivere una vita parallela, spesso lontana fisicamente, con associazioni di persone e luoghi incredibili, con esperienze sensoriali di accadimenti che nell'altra dimensione rimangono speranze o incubi. 
chi ha la fortuna di portarsi tra una dimensione e l'altra il ricordo del vissuto, certamente ne sarà influenzato nelle scelte che farà: la memoria storica prodotta dai nostri sensi ci influenza e ci guida al fine della sopravvivenza: litigare in sogno, così come trascorrere momenti romantici creano sensazioni dalle quali non si può prescindere e che ci influenzeranno istintivamente nei rapporti "reali" con i co-protagonisti.

e poi si ritorna, si aprono gli occhi, si riprende contatto con l'altra dimensione. infondo, l'alternarsi del ciclo sonno-veglia è un infinito viaggio, si parte e si ritorna, si parte e si ritorna. 
trovo estremamente affascinante il non-controllo sullo stato di coscienza, e l'impossibilità di distinzione tra una dimensione e l'altra...
chi potrebbe in questo stesso istante affermare con certezza di trovarsi in condizione di veglia?
io di certo lo non saprei dire, so solo che vorrei tanto un the, ma, proprio come la realtà,  questo sogno non è perfetto, perché nessuno me lo sta preparando, me lo devo fare da sola :-)



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